Top 10 Features: Modellazione interattiva

Scalando la classifica della nostra “Top Ten”, tra le funzionalità più apprezzate in ThinkDesign c’è certamente la Modellazione Interattiva.

 

Questo nuovo approccio, unito ad un set di funzionalità specifiche presenti in ThinkDesign, offre una strada “complementare” alla Modellazione Parametrica history-based nella modifica di Solidi.

In questo articolo ne analizzeremo le principali funzionalità, descriveremo quelli che sono i vantaggi e mostreremo quando può essere conveniente utilizzarla.

Viene da chiedersi, in un CAD general purpose come ThinkDesign, che mette a disposizione potenti strumenti di modellazione e differenti approcci di Modellazione Parametrica e Ibrida Associativa, il motivo dell’introduzione di questa ulteriore modalità.

L’esigenza nasce principalmente da due ragioni specifiche:

  • In un modello parametrico complesso, con molte lavorazioni e molti vincoli, quanto si può essere prevedibili nell’esecuzione di una modifica?
  • Come si può modificare in modo semplice ed efficiente un solido statico importato?

Attraverso la Modellazione Interattiva è possibile applicare modifiche topologiche al Solido come Spostare, Cancellare o Sostituire facce, fare degli Offset, Estendere facce/Chiudere il Solido senza la necessità di avere la storia e i parametri del modello. Questo consente di applicare la modellazione Interattiva selezionando direttamente le facce del solido da modificare e, quindi, senza intervenire/ridefinire i parametri della storia di modellazione Parametrica.

Modellazione interattiva

 

Nella modellazione Parametrica, le lavorazioni seguono un approccio History-based: la modifica passa attraverso la possibilità di ridefinire e di poter rigenerare in sequenza le operazioni. In un particolare meccanico, ad esempio in una piastra, possono essere posizionati dei fori in riferimento alla distanza dello spigolo generato da una lavorazione di una tasca creata precedentemente. In un approccio history-based, è quindi vantaggioso poter creare tali vincoli; nel nostro esempio, il progettista, quando modifica la tasca, ha la garanzia che i fori si troveranno sempre a quella distanza perché ha definito quel vincolo progettuale. Seguendo questo approccio, il progettista ha certamente il controllo sulle sue operazioni, ma deve anche tenere presente quali legami ha definito. Se, a distanza di tempo, chi esegue la modifica è un altro progettista oppure se la complessità delle operazioni aumenta, può risultare oneroso tenere traccia e controllare questi legami. In altri casi, gli stessi vincoli sono tali da rendere la modifica complicata da eseguire, e, con i tempi “stretti” richiesti per effettuare la modifica, lo stress del progettista aumenta.

La Modellazione Interattiva rimuove queste barriere, offrendo al progettista, che deve eseguire la “modifica dell’ultimo minuto”, una flessibile e rapida alternativa.

Si pensi, ad esempio, di dover spostare una sede per alloggiamento, le cui facce sono generate da più operazioni, quali tasche, raccordi e fori. Con la Modellazione Interattiva, selezionando le facce coinvolte e operando con la funzione di Sposta Facce, si esegue la modifica rapidamente senza dover tenere conto della sequenza che ha portato a quella geometria. Un ulteriore evento Sposta Facce viene generato come ultima operazione: la storia di modellazione precedente ed eventuali legami che questa ha, non viene ad essere modificata ed eventuali operazioni legate a quelle azioni rimangono invariate. Questo fornisce al progettista la libertà di poter intervenire con le modifiche sulla geometria indipendentemente dai legami.

Sposta Facce

 

La modellazione Interattiva usa il criterio di “estensione” delle facce per poter individuare quelle che sono le nuove intersezioni tra le facce spostate ed il solido. Di solito, in presenza di superfici di raccordo o in generale tra facce tangenti, l’estensione nella zona di tangenza della faccia è tale da non permettere l’individuazione dell’intersezione; la modifica risulta così irrealizzabile. In questi casi, può essere utile il “riconoscimento dei raccordi”: le facce riconosciute come raccordo vengono rimosse e ricostruite.

Riconoscimento Raccordi

 

Nei casi più complessi, è sempre utile semplificare la geometria prima di procedere con la modifica. Grazie al comando Rimuovi facce è possibile prima eliminare le facce dei raccordi, ottenendo una geometria a spigolo, e poi eseguire il comando Sposta facce. Un esempio tipico consiste nell’applicare uno sformo su delle facce che sono raccordate.

Rimozione facce

 

Un altro esempio è quello di eliminare piccoli errori di modellazione, selezionando direttamente le faccette da rimuovere.

Semplificazione geometria

 

Il comando Rimuovi facce unito al selettore “facce propagate” consente di eliminare immediatamente le cavità su un solido, per ottenere solo il volume esterno pieno. Questa operazione viene spesso utilizzata nei particolari di fusione, per rimuovere le cavità interne ed utilizzare la geometria risultante nello stampo.

Rimuovi facce su facce propagate

 

Nel prossimo articolo, vedremo come applicare la Modellazione Interattiva su una geometria importata e analizzeremo l’utilizzo della funzione di offset sulle facce per poter applicare spessori/sovrametalli e per poter eseguire le operazioni di chiusura su un solido aperto.

Alla prossima!