Top 10 Features: Modellazione ibrida – Parte 2

Proseguiamo con un’ulteriore analisi delle caratteristiche principali della Modellazione ibrida.

 

Nello scorso numero di questa rubrica abbiamo accennato alla flessibilità e ai vantaggi che comporta la modellazione ibrida in ThinkDesign, soprattutto per poter sfruttare appieno le funzionalità della modellazione solida e di superfici.

Ad esempio, nella modellazione dei prodotti di consumo – dove le caratteristiche di stile rappresentano un alto valore aggiunto e si sommano alle caratteristiche meccaniche e funzionali di un prodotto – è spesso richiesto di poter alternare e utilizzare entrambi gli approcci. Massima libertà e completa copertura geometrica di forme sono possibili attraverso i comandi di modellazione avanzata di superfici; velocità, semplicità di utilizzo e parametricità sono invece gli ingredienti fondamentali della modellazione solida.

Consideriamo il piccolo aspirapolvere rappresentato in figura: nello stesso ambiente modello si trovano le bitmap di stile e i componenti commerciali per la valutazione degli ingombri. Sulle curve di stile si possono creare le superfici principali in maniera associativa. Fin dall’inizio, sfruttando un approccio di modellazione di superfici associativo, è possibile mantenere la storia degli eventi delle entità create e, di conseguenza, ridefinirle in funzione delle curve principali e delle funzioni su queste applicate.

L’insieme delle superfici iniziali può essere trasformato in un solido aperto (skin) attraverso il comando ‘Implodi solido’. Ad una skin (solido ibrido) possono essere indistintamente applicate operazioni di modellazione solida, operazioni booleane e feature solide.

Tipicamente, la normale nelle facce di un solido chiuso è rivolta verso l’esterno. Quando delle superfici vengono implose in un solido, la normale di tutte le facce adiacenti (manifold) della skin avrà la stessa direzione. Il verso della normale distingue l’esterno dall’interno e quindi il vuoto dal pieno.

Per questo motivo, se si esegue una lavorazione di tasca o di foratura su una skin, la sottrazione di volume avverrà nel lato opposto al verso della normale e quindi dove, per convenzione, si ritiene debba esserci del “materiale” (lato scuro nella figura).
Intersezioni, tagli e raccordi possono essere eseguiti su una skin con la stessa modalità e rapidità con cui queste lavorazioni vengono eseguite su un solido chiuso.

Applicando uno spessore alla skin, si ottiene nuovamente un volume chiuso sul quale sarà poi possibile eseguire le lavorazioni successive. In ogni momento è possibile intervenire sulle superfici per poterle ridefinire e per modificarne la forma.

Nel prossimo articolo vedremo come – attraverso la Modellazione ibrida – sia possibile semplificare e migliorare una geometria importata.

A presto!